Anno nuovo, Vita vecchia.

Ma si buttiamoci tutto alle spalle, finalmente un 2011 tremendo è passato, ci lasciamo alle spalle una crisi economica come non si vedeva da almeno 20 anni, ci lasciamo alle spalle le incertezze sull'occupazione che hanno tenuto banco durante tutto l'arco dell'anno... Ci lasciamo dietro un governo che non ci ha soddisfatto per nulla e che quindi ha meritato ole ed applausi per la deposizione pubblica (anche se personalmente penso che le scene di gioia siano state il catalizzatore di una sconfitta più in generale di tutto un modo di fare politica che ormai noi Italiani non accettiamo quasi più...).

01 gennaio: "VEGGIANO. Hanno ricevuto la lettera di licenziamento il 27 dicembre. Forse una casualità o forse il liquidatore ha voluto aspettare almeno che passasse il Natale. Ma nel 2012 la Realto-Bottaro di Veggiano non aprirà più. E le dieci dipendenti (tutte donne) dell'azienda si ritrovano così disoccupate. Tutte padovane, età media 40 anni, tutte arrabbiate con l'imprenditrice Lucia Bottaro: «Perché l'azienda non era in perdita – racconta una di loro – E' stata chiusa dopo una diatriba con il socio portoghese, che ha abbandonato la società»."

02 gennaio: "Forlì, La "Befana Comunista" porta il carbone ad Unicredit„Licenziamenti e liquidazioni d'oro Unicredit è la banca che ha concesso all'ex amministratore delegato Alessandro Profumo una liquidazione d'oro di 42 mln di €. Ma è anche la stessa banca che ha recentemente approvato un piano industriale che prevede tra il 2011 e il 2015 una riduzione del personale di 5.200 unità, a fronte di 6,5 miliardi di utile netto che la banca prevede di raggiungere sempre nel 2015."

02 gennaio: "Roma, via Prenestina, parlano i lavoratori che dallo scorso 24 novembre protestano dopo essere stati licenziati per la sospensione dei treni notturni. Lavoravano per ditte che svolgevano servizi in appalto. «Temiamo che staremo qui ancora a lungo. Moretti ci ha detto che l’azienda non è un ente di beneficenza», Noi licenziati, sul tetto di Trenitalia. L’azienda invece assume in Francia"

03 gennaio: "La notizia è il licenziamento in tronco delle 239 lavoratrici della Omsa di Faenza. La Omsa produce calze e collant e ha deciso di delocalizzare la produzione in Serbia, dove il lavoro costa meno. Ha licenziato tutti con un fax: un mezzo arcaico (le dipendenti avevano un fax nelle loro abitazioni?) per una decisione senza appello."

04 gennaio: "Le lavoratrici e i lavoratori di Sicuritalia Servizi Fiduciari addetti al controllo delle portinerie e rimesse Amt di Genova, infatti, sono stati inaspettatamente lasciati a casa. Si tratta di 15 persone che con il nuovo anno non percepiranno più lo stipendio e non potranno più garantire un futuro dignitoso alle proprie famiglie."

04 gennaio: "ROMA - Dal 2 febbraio senza lavoro. Non un vero e proprio licenziamento, ma la conseguenza della decisione presa da Alitalia di internalizzare l’handling specialistico: ovvero di farlo da sé senza più affidarsi ai manovratori (addetti allo spostamenti di velivoli e materiale tecnico nell'area logistica-aeronautica) di un appaltatore. Il servizio era sinora assicurato dalla società Argol i cui 76 dipendenti, per effetto di questa scelta, si ritroveranno a spasso, licenziati sì, tra meno di quattro settimane."

05 gennaio: "Licenziamenti individuali soltanto per motivi economici debitamente dimostrati. È questa l’ultima ipotesi che si sta elaborando al ministero del Welfare in vista della trattativa sulla riforma del mercato del lavoro."
06 gennaio: "TARANTO - Dopo i tagli del personale precario e gli accorpamenti di reparti negli ospedali pubblici, la crisi arriva anche nella sanità privata dove si segnala il primo grande esubero di personale sanitario. Ad aprire la strada della crisi negli ospedali privati di Taranto è la clinica Villa Verde, la più grande per budget regionale assegnato in tutta la provincia jonica per via delle alte specialità di cui dispone tra cui la cardiochirurgia. La società del gruppo ha annunciato ai sindacati la decisione di procedere con trentanove licenziamenti. L’azienda che ha già avviato le procedure per ottenere la cassa integrazione, ha deciso di escludere ogni trattativa con i sindacati che ieri hanno prodotto un duro comunicato di protesta. "

06 gennaio: "«Ancora licenziamenti sul nostro territorio, già duramente messo alla prova. A perdere il lavoro sono stati questa volta i lavoratori della società Tacaro, impresa edile appaltatrice del cantiere Tangenziale dei Castelli romani, un'opera avviata da anni e che doveva consentire l’attraversamento di Albano, Ariccia e Genzano»."

07 gennaio: "ROMA - Il 2012 si è aperto offrendo poche speranze a lavoratori e lavoratrici: il ministero dello Sviluppo economico, parlando di 30 mila posti di lavoro diretti a rischio - 300 mila considerando l'indotto - ha dato la misura delle crisi aziendali aperte, oltre 200 in tutta Italia. A Roma e nelle province laziali, a detta dei sindacati, a rischio sono almeno in 50 mila lavoratori."

08 gennaio: "Licenziamenti in arrivo per i 125 dipendenti della Ims di Caronno Pertusella (VA). La IMS azienda storica che produce cd per tutte le case discografiche , italiane e internazionali, a causa di investimenti sbagliati e di un calo delle vendite è a un passo dalla chiusura definitiva.Un territorio come quello Saronnese già colpito pesantemente dalla crisi economica, vedrà a breve la perdita di altri 125 posti di lavoro."

08 gennaio: "Nuovo sciopero a Palermo degli operai della Fincantieri, una protesta che questa volta è culminata con il blocco della circolazione stradale nel capoluogo siciliano dopo che ieri erano stati presi di mira i binari della stazione. I lavoratori contestano il piano industriale del gruppo, in particolare i 140 esuberi previsti a Palermo."

08 gennaio: "PALERMO - Non si ferma la protesta dei metalmeccanici nel Petrolchimico di Priolo (Siracusa), dove centinaia di operai di aziende dell'indotto anche oggi presidiano i cancelli della Isab Sud, impianto controllato dalla joint venture tra il gruppo Erg e i russi di Lukoil.La mobilitazione è scattata ieri mattina all'improvviso quando un centinaio di operai, che si sono presentati agli ingressi dello stabilimento di raffinazione, ha scoperto di avere il badge disabilitato.I sindacati hanno contestato la decisione di procedere alla disabilitazione dei tesserini nel pieno del confronto sul piano industriale che prevederebbe 1.400 esuberi tra il 2012 e il 2014 su un totale di 3.500 metalmeccanici, 700 dei quali già quest'anno."

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